Associazione Culturale VARZI VIVA
La storia di Varzi e
della Valle Staffora

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La corte di Marchesi Malaspina
Nel X° secolo cominciò l'epopea della famiglia Malaspina che, controllando direttamente una vasta zona di appennino tra la Lunigiana e la Pianura Padana, ebbe il castello avito di Auramala (Oramala).

Nascita del borgo di Varzi
La svolta più importante per Varzi, anche in campo urbanistico, avvenne nel 1275, quando, con l'elezione a sede di marchesato con un territorio che da Bagnaria andava fino nell'alta val Trebbia, Borbera e Curone, passava gradatamente da piccolo nucleo a borgo di una certa importanza.

Gli Statuti malaspiniani del 1320
I Malaspina, nel 1320, adottarono degli Statuti tendenti a regolare la vita civile, penale ed amministrativa del borgo.

Prima fase di espansione del borgo
Verso la metà del XIV sec, dopo pochi decenni dalla fondazione del borgo, i Malaspina vollero costruirsi un proprio oratorio fuori dalle mura di Porta Soprana.

Tasse e gabelle in valle Stàffora
Carlo V con il suo vasto Impero era continuamente impegnato in guerre che svuotavano le casse dello Stato; di conseguenza si rifaceva imponendo nuove gabelle.

Gli Sforza di Santa Fiora nel Feudo di Varzi
Gli Sforza di Santa Fiora, fatta la loro prima comparsa in valle Stàffora nel 1466, vi rimasero fino al 1499.

I Fieschi confeudatari di Varzi
La potente famiglia ligure nata, o meglio cresciuta, inizialmente all'ombra dei Malaspina, in breve tempo divenne tanto potente da contrastare l'autonomia di chi l'aveva aiutata a diventare così importante.

S. Giorgio patrono di Varzi
La reliquia del braccio di san Giorgio, portata a Varzi fra il 1473 e il 1479, è conservata nella chiesa parrocchiale del paese.

La valle Stàffora di fronte alle innovazioni
I cambiamenti avvenuti durante il XVI secolo nel Ducato di Milano comportarono dei mutamenti anche in valle Stàffora.

L'inizio dell'era moderna e i cambiamenti avvenuti nel ducato di Milano
Mutamenti significativi segnano l'inizio del XVI secolo a Varzi e nella valle Stàffora.

Eserciti in valle Stàffora
Durante il XVI secolo le comunità erano gravate dall'onere del mantenimento delle truppe militari in transito, le quali razziavano ogni cosa e usavano spesso violenza agli abitanti del posto.

La peste del 1630
La pestilenza del 1630 si diffuse in modo talmente violento che, in breve tempo, la popolazione risultò dimezzata.

Confraternita della SS. Trinità (dei Rossi)
I fondatori della Confraternita erano 15 persone povere del posto che ottennero di riunirsi nell'oratorio di San Salvatore in Campo la prima domenica di ogni mese.

Confraternita del Gonfalone (dei Bianchi)
Si ignora quando e come sia nata la confraternita di Varzi che è comunque di origini antichissime.