Associazione Culturale VARZI VIVA
Eserciti in valle Stàffora


Durante il XVI secolo le comunità erano gravate dall'onere del mantenimento delle truppe militari in transito, le quali razziavano ogni cosa e usavano spesso violenza agli abitanti. La valle Stàffora, che essendo decentrata non era teatro di guerre, subì però le conseguenze devastanti di questi passaggi di truppe.
Il primo esercito transitò all'inizio della dominazione spagnola, nel 1536, quando i Francesi per difendersi dagli Spagnoli assoldarono nuove truppe guidate da capitani di ventura.
Otto anni dopo, nel 1544, un altro reggimento attraversò le nostre colline facendo lo stesso percorso (val Tidone, Zavattarello, Pietragavina, Varzi, Bagnaria, Gremiasco in val Curone, Garbagna e Serravalle).

Banditismo e atti criminali
Nel XVI secolo l'ordine pubblico a Varzi non era sostanzialmente cambiato rispetto al secolo precedente. I banditi continuavano a commettere i loro delitti fuori e dentro il borgo. Il loro comportamento arrogante era favorito dalla quasi certezza di immunità perché le autorità locali, non avendo a disposizione molti armati se ne servivano soprattutto per controllare la popolazione e inoltre talvolta erano conniventi con i banditi stessi o da essi minacciati.
Il loro numero aumentava perché sovente le stesse persone arruolate a pagamento indifferentemente nell'esercito spagnolo o francese, non tornavano a casa a guerra finita e non sapendo come vivere usavano le armi di cui disponevano per minacciare e rubare.
A fare le spese di questa situazione erano i piccoli feudatari locali perché essi stessi erano minacciati e fatti oggetto di sequestri e furti da parte dei banditi.



Tratto dal libro "LA STORIA DI VARZI Vol. II" di Fiorenzo Debattisti ©2001
Edito da "Edizioni Guardamagna" - Varzi (PV) ©2001