Il territorio
La provincia di Pavia viene generalmente divisa in tre aree con connotazioni storiche differenti: il Pavese, la Lomellina e
l'Oltrepò Pavese.
L'età Neolitica (1800 a.C.)
La Valle Stàffora fu abitata già nell'età della pietra (età Neolitica)
e ne troviamo conferma nei ritrovamenti archeologici di attrezzi ed armi di pietra levigata,
man mano scoperti in varie zone.
L'età del Bronzo (1500-1000 a.C.)
L'esame di alcuni reperti ritrovati ci offre un esauriente quadro cronologico della vita e
delle civiltà svoltesi sul Vallassa attraverso una lunga serie di anni.
L'età del Ferro (1000 a.C.) e gli Etruschi
Fra i ritrovamenti riferiti a quest'epoca abbiamo varie asce litiche in pietra scoperte a
Salice Terme e a Castellaro di Varzi.
I Liguri
Una delle vie battute dagli storici per determinare la primitiva estensione delle genti liguri,
tanto in Italia come nelle regioni al di là delle Alpi, è quella di interrogare
i dati della toponomastica. Molti infatti sono i nomi di origine ligure che caratterizzano
località o luoghi delle nostre zone.
- Gli usi ed i costumi del popolo ligure
- La religione dei Liguri
Fusione Liguri-Celti: nascita di Varzi e Iria (Voghera)
Nel VI-V sec. a.C. un altro popolo, il celtico, che proveniva dalla Francia invase l'Italia
settentrionale e combatté i Liguri.
La romanizzazione (III-II sec. a.C.)
L'inizio della conquista romana della val Padana si colloca all'incirca fra il III ed il II
sec. a.C., periodo in cui furono costruiti numerosi avamposti militari utilizzati per
difendersi dai popoli nemici.
L'insediamento romano
Sconfitte le popolazioni liguri, i Romani si stanziarono nella Pianura Padana fondando delle
colonie militari, quali Placentia, Clastidium, Iria, Dertona, Libarna e Velleia.
L'Oltrepò in età romana
Nonostante questo ricco passato legato all'influenza dei Romani, l'Oltrepò Pavese, sotto
l'aspetto delle potenzialità archeologiche, non è ancora conosciuto in maniera
adeguata, anche se esistono reperti di rilevante interesse.
La decadenza dell'Impero romano
I Romani, dopo aver conquistato buona parte del mondo conosciuto, ebbero serie difficoltà
a mantenere le conquiste fatte.
Le invasioni barbariche
Nell'ultimo periodo dell'Impero Romano, vari popoli nordici, approfittando della mancanza
di ogni forza di reazione civile e organizzata, a ondate successive, invasero l'Italia.
I Longobardi
Nel 568 d.C. comparvero alle porte orientali dell'Italia, guidati dal loro re Alboino, i
Longobardi che scesero nella Pianura Padana saccheggiando e distruggendo tutto ciò che
trovarono.
La valle Stàffora territorio bizantino?
Varzi dovrebbe essere stata la sede di una grossa guarnigione bizantina che sarebbe
servita tanto per fermare gli invasori, che fossero riusciti ad oltrepassare le prime
linee difensive, quanto per alimentare di uomini e di viveri le guarnigioni dei forti.
La Pieve di S. Germano
La prima Pieve della valle Stàffora fu senz’altro quella di Varzi, costruita non molto tempo
dopo la morte di S. Germano, vescovo di Auxerre (in Borgogna), avvenuta nel 448 d.C. a Ravenna.
Il monastero di S. Colombano e la Corte di Ranzi
Nel 612 d.C., S. Colombano s'incontrò a Milano con il re longobardo Agilulfo e con sua moglie
Teodolinda, la quale decise di donargli dei terreni demaniali perché potesse costruirvi una
nuova struttura religiosa.
|