|
Associazione Culturale VARZI VIVA
Gli Sforza di Santa Fiora nel Feudo di Varzi
|
Nel secolo XV, in seguito all'estinzione di un ramo dei Malaspina di Varzi, e precisamente dei
discendenti di Isnardo che nel 1275 - anno di costituzione del feudo - ebbe assegnato un terzo
del feudo stesso, il duca di Milano, approfittando della circostanza, incamerò questa porzione
di feudo e l'assegnò, il 26 giugno 1430, al condottiero Petrolino Dal Verme per ripagarlo dei
servigi resigli. Questa infeudazione durò poco perché anche il Dal Verme morì senza lasciare
figli maschi; di conseguenza il terziere di Menconico ritornò alla camera ducale. Francesco I
Sforza nel frattempo aveva sostituito i Visconti alla guida del Ducato di Milano. Suo figlio
Galeazzo Maria favorì l'assegnazione, avvenuta il 2 dicembre 1466, della porzione del
feudo di Varzi a suo zio Bosio Sforza fratellastro del padre, per ricompensarlo delle sue gesta
militari e per altri servizi resi; egli sposando Cecilia Aldobrandeschi divenne conte di Santa
Fiora.
Gli Sforza di Santa Fiora, fatta la loro prima comparsa in valle Stàffora nel 1466, vi rimasero
fino al 1499.
Questa situazione fece sì che i Malaspina perdessero completamente il potere in valle Stàffora
perché, pur avendo gli altri due terzi del feudo, ma divisi fra due linee genealogiche, si
trovarono ad avere ognuno la stessa quota di proprietà, quindi le decisioni venivano prese,
anche senza consultare i comproprietari del feudo, dagli Sforza di Santa Fiora che erano
senz'altro più influenti in quanto parenti dei duchi di Milano.
Passarono così alcuni decenni, finché l'occupazione francese del Ducato di Milano alla fine del
XV secolo portò alla confisca del terziere di Menconico agli Sforza, mentre le quote dei
Malaspina, come citato precedentemente, vennero confermate. Il terziere sopraccitato venne
prima concesso a Pietro di Rohan, maresciallo di Francia, poi acquistato dalla famiglia
Fieschi.
Tratto dal libro "LA STORIA DI VARZI Vol. II" di Fiorenzo Debattisti ©2001
Edito da "Edizioni Guardamagna" - Varzi (PV) ©2001
|