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Associazione Culturale VARZI VIVA
Varzi, salame con il marchio Dop
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Ulteriori informazioni:Il salame di Varzi
La Provincia Pavese 09 Febbraio 2000
Un anno di attesa per l'ok definitivo dell'Unione europea, fra due mesi ecco i nuovi prodotti
Bruxelles concede a 15 Comuni il permesso necessario.
Fra due mesi verrà prodotto il primo salame di Varzi certificato. Cioè con il marchio
DOP, Denominazione di Origine Protetta. Dopo quasi undici anni dall'approvazione della legge
sulla tutela della denominazione di origine del salame di Varzi, e dopo un anno di attesa per
l'ok definitivo dell'Unione Europea, adesso si inizierà a produrre il salame Doc-Dop.
Saranno soltanto 15 i Comuni dell'Oltrepò collinare-montano ad avere l'autorizzazione di produrre
il "salame di Varzi". Chi tenterà di metterlo in commercio con questo nome ma senza le
caratteristiche approvate dalla legge italiana e convalidate proprio alla fine della scorsa
settimana dalla Comunione Europea, potrà essere denunciato.
E c'è grande entusiasmo all'interno del Consorzio per la tutela del salame di Varzi, presieduto
da Livio Bertorelli, perché più nessuno potrà spacciare per salame di Varzi un prodotto
realizzato fuori dai Comuni ammessi alla produzione di questo insaccato. Ma la Commissione
Europea, come la Legge Italiana, stabilisce(proprio come era stato richiesto dal Consorzio per
la tutela di questo prodotto) come deve essere fatto il salame. E la legge, firmata il 30 maggio
1989, recita quanto segue: '- la denominazione "Salame di Varzi" è riservata al salame le cui
fasi di produzione, dalla scelta delle carni alla stagionatura completa, hanno luogo nella zona
tipica di produzione, geograficamente individuata nell'insieme degli attuali confini comprendenti
i seguenti Comuni: Bagnaria, Brallo di Pregòla, Cecima, Fortunago, Godiasco, Menconico,
Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita di Stàffora, Val di Nizza,
Valverde, Varzi, Zavattarello, tutti facenti parte della Comunità montana dell'Oltrepò pavese.
E dalla Commissione Europea, il 21 giugno 1996 e lo scorso fine settimana è giunto l'ok per la
"Denominazione di Origine Protetta", in cui si dice: ' - la registrazione di tale denominazione ne
riserva l'uso esclusivamente ai produttori situati nell'area geografica delimitata che rispettano
le condizioni di produzione.'
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