Associazione Culturale VARZI VIVA
La Torre Malaspina o
"Torre delle streghe"


Torre Malaspina
La Torre Malaspina
(© Antonio Di Tomaso)

Oggi c'è un modo nuovo per fare la conoscenza di Varzi: abbracciare con lo sguardo il paese, il suo torrente, le sue colline dall'alto della "Torre Malaspina". Il simbolo misterioso e potente che da secoli domina Varzi, ora può essere visitato. Il monumento, del secolo XIII, è alto m. 29 (lato Piazzetta Moro), ha un perimetro di m. 32,80, lo spessore dei muri varia da m. 1,70 a m. 0,65; la sommità si raggiunge con i 41 gradini esterni alla struttura della torre e con gli 89 gradini ricavati nell'intercapedine perimetrale.
Voluto dai Malaspina, rimase di loro proprietà fino alla seconda metà del secolo XV. Successivamente passò, insieme a parte del Feudo agli Sforza di Santa Fiora, divenuti nel XVII secolo "Cesarini Sforza". Ora è di proprietà comunale. Le quattro stanze, dislocate l'una sopra all'altra e collegate da una lunga, ripida e stretta scalinata, furono adibite a prigione, prima per la giurisdizione feudale (nel 1460 vi furono rinchiuse venticinque donne ed alcuni uomini - accusati dall'Inquisizione di stregoneria - e bruciati nella vicina piazza), in seguito come carcere del "Mandamento" di Varzi e successivamente per il territorio di competenza della locale Stazione dei Carabinieri.
La sua funzione originaria si esaurì negli anni Sessanta, quando i Carabinieri allestirono due "camere di sicurezza" all'interno della loro nuova Caserma.
Dopo un primo impatto così particolare con il paese, sarà ancora più affascinante andare alla scoperta del centro storico: portici, viuzze, torri, campanili, palazzi medioevali, bottegucce ricche di prodotti locali (salame, torta di mandorle, funghi, mele, pere, formaggi,ecc.).
Disponendo di un'intera giornata, sarà interessante visitare l'antica Pieve di S. Germano (detta Chiesa dei Cappuccini) - Monumento Nazionale - in stile romanico, risalente al XII-XIII secolo, il castello e la pineta di Pietragavina, il Castello di Oramala. Meritano una visita anche il "Tempio della Fraternità" di Cella e la chiesetta di Bosmenso, località distanti pochi chilometri da Varzi.

Antonio Di Tomaso