|
Associazione Culturale VARZI VIVA
L'abate Fabrizio Malaspina
|
L'abate Fabrizio fu l'ultimo dei Malaspina di Varzi che si distinse particolarmente; non come
valoroso militare o per meriti politici, bensì come Regio Riformatore dell'Università di Torino
e soprattutto per le vaste ricerche storiche che intraprese.
Nato a Varzi, il 19 gennaio 1772, dal marchese Mercurio e da Mariettina Poggi, si fece monaco
nella Congregazione Olivettana di S. Michele di Bosco di Bologna, fu affiliato al Monastero di
S. Maria Nova di Roma dove fu ordinato suddiacono e successivamente divenne diacono nella
Basilica di S. Giovanni in Laterano.
Nel 1794 fu nominato lettore di logica e metafisica nel Monastero di Montermarciano di Perugia;
nel 1798, in seguito alle restrizioni imposte dai rivoluzionari francesi, si ritirò in S. Maria
delle Grazie a Novara, diventandone l'abate nel 1803.
Nel 1805, sempre in seguito ad ulteriori incameramenti fatti dall'autorità napoleonica, si
trasferì nel Noviziato di S. Vittore al Corpo
150
di Milano; nel 1810, in seguito alla definitiva soppressione delle case religiose, si ritirò in
Varzi.
Nominato nel 1827 Riformatore della Regia Università di Torino, nel 1837 divenne Cavaliere dei
SS. Maurizio e Lazzaro e nel 1844 Commendatore; infine fu tra i fondatori della Regia
Deputazione per gli Studi di Storia Patria.
Dopo essersi ritirato in Varzi, iniziò a raccogliere notizie per ricostruire la storia della sua
famiglia; queste ricerche l'impegnarono per circa cinquant'anni. Durante questo lungo periodo
consultò tutti gli archivi familiari dei marchesati Malaspina, che dall'Oltrepò arrivavano fino
in Lunigiana, nonché quelli pubblici, ecclesiastici e privati che lo interessavano.
Raccolse e trascrisse molte migliaia di documenti interessantissimi allo scopo di pubblicare una
storia completa del suo casato.
Purtroppo non riuscì a portare a termine l'opera, forse perché negli anni in cui poteva tirare le
somme del lavoro fatto era impegnato con gli incarichi pubblici, sopra menzionati; quando questi
cessarono, era troppo anziano e non più in grado di ordinare le migliaia di notizie raccolte.
Tratto dal libro "LA STORIA DI VARZI" di Fiorenzo Debattisti ©1996
Edito da "Edizioni Guardamagna" - Varzi (PV) ©1996
|