|
Associazione Culturale VARZI VIVA
Il mercato settimanale di Varzi
di Franco Draghi
|
Vivere a Varzi
Il mercato settimanale di Varzi
Un forte legame con il paese
Un'economia a spizzichi e bocconi
Il mercato storico: una tradizione secolare da
non disperdere ma, anzi, da mantenere e valorizzare ancor più negli anni a venire.
Il mercato del venerdì (© A. Di Tomaso)
In virtù della sua particolare collocazione, Varzi fin dai tempi dell'insediamento al marchesato
dei Malaspina (XIII sec) è sempre stato crocevia dell'attività commerciale tra la Pianura Padana
ed i centri toccati dalla via del sale, dall'Appennino settentrionale, sino alla riviera ligure
di levante. I Malaspina avevano istituito a Varzi una specie di dogana per la riscossione del
pedaggio applicato alle merci in transito lungo l'asse dello Stàffora.
Con l'andare del tempo sorse un mercato settimanale fisso, si tenne nel giorno di venerdì, per
non interferire con quelli che si svolgevano a Voghera, Casteggio e Bobbio (Val Trebbia ). Per
molti anni le contrattazioni riguardavano, più che altro, il bestiame, che veniva radunato sulla
sponda destra dello Stàffora. Dopo la realizzazione del muraglione di arginatura del capriccioso
torrente sovente fonte di allagamento della parte rivierasca del borgo, ed il conseguente
recupero di una vasta area, il mercato settimanale ebbe a sua disposizione la Piazza della Fiera.
In essa venivano sistemati i capi di bestiame, legati al sistema fisso di catene e piantoni in
ferro e là esposti al sole, rimanevano per tutto il giorno. In via del Mercato, di contro,
venivano posti in vendita gli animali da cortile, uova e formaggi, portati a Varzi dai contadini
scesi di buon ora, dai loro villaggi delle valli dello Stàffora, del Tidone, del Curone
(Alessandria ) ed anche della Trebbia (Piacenza).
Il mercato durava tutto il giorno, (adesso a
mezzogiorno tutto è finito) e di questo fatto traevano vantaggio le numerose osterie che aprivano
i loro battenti sulla Piazza della fiera, nelle quali i contadini scesi dalla montagna si
recavano a fare colazione, riservandosi di pagare il conto dopo aver venduto le loro bestie. Se
l'affare però andava male, il ristoratore doveva aspettare di essere saldato il venerdì
successivo.
Con il passare degli anni, in Piazza del Mercato apparirono le prime bancarelle con indumenti di
vestiario e merce varia. Si ebbe, così, una compravendita di bestiame e merci. Nel 1825 il re del
Piemonte, regno a cui Varzi apparteneva, Carlo Felice concesse la situazione della fiera annuale
in occasione della festa di S. Giorgio patrono di Varzi, che cade nel mese di aprile.
Ad essa si aggiunge la fiera autunnale di S. Simone, la quale durava una settimana intera: vi era
il giorno degli animali da cortile, quello per le pecore e le capre, quello per i suini e quello
per gli equini e quello per il bestiame bovino. Agli inizi degli anni cinquanta, la Camera di
Commercio di Pavia, d'intesa con il comune di Varzi e l'ente Provinciale per il turismo, istituì
la sagra del salame a primavera e della frutta con le torte di mandorle in autunno. Furono due
grosse manifestazioni che segnarono un notevole rilancio dei tipici prodotti locali e diede un
consistente impulso allo sviluppo turistico. Poi la Camera di Commercio smise, per motivi di
bilancio, di sponsorizzare le due sagre. Si unì però all'Ispettorato dell'Agricoltura ed al
Comune di Varzi, per dare vita alla rassegna del bestiame bovino, anche con l'intento di
valorizzare la razza varzese.
Soppressa la rassegna del bestiame per la carenza di soggetti, hanno registrato una certa
flessione anche le sagre del salame e della frutta, malgrado i lodevoli sforzi messi in atto
dalle varie Pro Loco. I capannoni per il ricovero del bestiame bovino nei giorni di mercato sono
malinconicamente vuoti. Servono per i festival dei vari partiti e per la mostra dei funghi. Hanno
preso vigore, di contro, il mercatino notturno che ogni anno viene organizzato dalla Pro Loco nel
mese di agosto, nel centro storico del paese, ed il mercatino della domenica mattina, che nei
mesi estivi, si tiene in Piazza della Fiera.
|
|
|
|