Associazione Culturale VARZI VIVA
Il dialetto varzese
dal Notiziario N.4 (Anno IV Aprile 1998)


Fin dalla sua costituzione la nostra Associazione ha considerato il recupero ed il rilancio del dialetto varzese uno dei punti cardine delle attività da sviluppare.


Fin dalla costituzione della nostra Associazione, il recupero e il rilancio del dialetto varzese è stato considerato uno dei punti cardine delle attività da sviluppare.
Il dialetto era praticamente la lingua principale dei nostri padri che, soltanto sino ad una cinquantina di anni fa, era conosciuta e parlata da tutte le famiglie, a discapito dell'italiano che era usato, tra virgolette, soltanto in situazioni ufficiali oppure nell'ambiente delle classi sociali più elevate rispetto alla condizione popolare.
La ricerca approfondita di questo gergo, unico per il suo genere poiché tutti i dialetti sono differenti fra loro, e anche per il fatto che il nostro dialetto si distacca, come parlata, dagli altri dialetti della zona, permette di ritrovare sia parole antiche relative ad un discorso di forma, ma anche nomi propri di oggetti e di accessori che oggi sono persi, anche a livello di conoscenza propria di questi mezzi.
Varzi Viva ha già percorso parte di questa strada attraverso la pubblicazione dei calendari dialettali e la rappresentazione di alcune commedie di tipo sacro e goliardico, che hanno portato alla luce un passato che ha destato interesse generale ed ha rinfrescato i ricordi di chi lo ha vissuto in maniera diretta.
Ma il progetto più ambizioso che avevamo espresso circa il dialetto, era la possibilità di realizzare il vocabolario "Varzese - Italiano", progetto che avevamo lasciato nel cassetto in attesa di trovare le condizioni necessarie per poterlo iniziare e sviluppare.
Indubbiamente per riuscire in questo intento è necessario, oltre ad un tempo logicamente adeguato, la conoscenza della maggior parte di parole che hanno costruito il dialetto sin dall'inizio, con una particolare attenzione a tutte, o quasi, quelle che non derivano dalla lingua italiana ma che, al contrario, fanno parte della stretta terminologia varzese.
Inoltre, sulla base degli studi su vocabolari di questo tipo, vi è anche da affrontare la ricerca di modi di dire e frasi fatte che completano la composizione delle parole con la loro applicazione ai discorsi giornalieri.
La base di tutto questo è stata tracciata e attualmente siamo in possesso di un'intelaiatura generale di quanto sopra descritto che sarà il punto di partenza per il lavoro di consolidamento e di finitura da parte di un gruppo di esperti conoscitori del nostro dialetto, che verrà formato proprio per tale scopo.
Si coglie lo spunto in questa sede per invitare a collaborare chiunque abbia le motivazioni e la volontà, a far parte di questo gruppo per aggiungere sezioni non ancora identificate e dare una correzione più giustificata al lavoro sin qui eseguito.
Tale gruppo, secondo una previsione in ordine di tempo, sarà formato nel prossimo autunno quando si saranno aggiunti la chiave fonetica (elaborata dal prof. A. Stella dell'Università di Pavia) e tutti i simboli grammaticali necessari a tutte le parole.
Certamente non è facile ipotizzare la data del completamento del vocabolario dialettale, sia per lo stato attuale dei lavori, ancora troppo embrionale, sia per tutte le varie fasi cui andrà sottoposto prima di essere definitivamente dato alle stampe.
A proposito di queste fasi, auspichiamo che la più importante possa essere la ratificazione del vocabolario da parte dell'Università di Pavia, la quale sarebbe senz'altro il riconoscimento effettivo della validità del lavoro.

Marco Rossi